mercoledì 30 gennaio 2019

Ultime letture #9

Altra carrellata di libri letti nelle ultime settimane.
Iniziamo!



Io sono il tenebroso, Fred Vargas
Einaudi Editore
5\5 ★  

Fredo Vargas è una giallista francese e questo è l'ultimo volume della trilogia de I tre evangelisti . Dopo aver amato il primo e odiato il secondo, chiudo il cerchio innamorandomi di nuovo! Con questo romanzo, ho ritrovato la lucidità, il lampo di genio, l'essere asciutta e brillante della Vargas. Un libro da bere in  pochissimo tempo perché non importa quante pagine tu abbia letto, la stanchezza sembrerà non raggiungerti mai. Non sono forse questi i maestri della narrativa migliori?
Per quanto riguarda la trama, vi dirò poco perché dovrete scoprite tutto da voi:
due femminicidi, tre storici e un ex poliziotto per scoprire il colpevole.
Dategli una possibilità, non ve ne pentirete!



Lolita, Vladimir Nabokov
Adelphi 
3\5 ★ 

Il personaggio di Lolita nasce dalla penna di Nabokov nel 1955; contribuiranno alla sua fama due pellicole omonime ad esso ispirate: una diretta da Stanley Kubrick nel 1962 e un'altra diretta da Adrian Lyne nel 1997.
Lolita è una ragazza esuberante, che finirà dopo la morte della madre per passare gran parte della sua giovinezza con quello che è stato il compagno di lei, Humbert. Lolita (il romanzo) è difficile da definire: verranno trattati temi estremamente delicati, ma il tutto di certo non avverrà con i guanti bianchi; al contrario. Si susseguiranno immagini forti, intense, e altrettanto prepotenti saranno le maniere di Nabokov per approcciarvisi, a volte creando disgusto in molti. Che dire? E' senz'altro uno di quei casi banali in cui il romanzo deve piacere, de gustibus. A me ha lasciato a metà strada.




Tre millimetri al giorno, Richard Matheson
Fanucci Editore
2\5 ★ 

Tre millimetri al giorno parla di un uomo che, dopo esser stato colpito da una nube tossica, inizia a rimpicciolirsi di tre millimetri al giorno.
Sapete quanto io apprezzi Matheson e i suoi racconti, ma con questo romanzo non ci siamo proprio. Non mi è piaciuto, non mi ha coinvolta, mi ha lasciato davvero poco. Peccato.
Vi segnalo, in ogni caso, le pellicole cinematografiche che hanno tratto ispirazione dal romanzo: Radiazioni BX: distruzione uomo (1957) e The Incredible Shrinking Woman (1981) . Notizia del 2013  vuole che Matheson stesso insieme a suo figlio fosse al lavoro per un riadattamento del film alle nuove tecnologie, ma non si hanno più notizie al riguardo.




Le notti bianche, Fëdor Dostoevskij
Feltrinelli 
3\5 ★ 

Le notti bianche, il classico dei classici. Un sognatore non precisato incontrerà per quattro notti consecutive Nasten'ka , una ragazza di diciassette anni di cui si innamorerà. Fantasia, illusioni, ideali, tutto dedicato ai romantici e racchiuso in meno di cento pagine. Purtroppo a me non ha convinto tantissimo; non sono riuscita ad entrare nella storia, a cogliere molti riferimenti dentro il racconto, anche se ho apprezzato decisamente lo sviluppo della narrazione. 

domenica 13 gennaio 2019

The outsider, Stephen King




Titolo: The Outsider
Autore: Stephen King
Casa editrice: Sperling & Kupfer


3,5\5 ★ 


Torna nelle librerie il re dell'horror con The Outsider.

Il romanzo racconta di un caso in cui tutte le prove sembrano portare all'incriminazione di un maestro di baseball, Terry Maitland alias Coach T per aver abusato di Frank Peterson, un bambino di appena dieci anni. La polizia sembra non avere dubbi al riguardo e ordina subito l'arresto del professore durante lo svolgimento di una partita, sotto gli occhi di centinaia di spettatori. Sarà, però, la scelta giusta? Le prove, nonostante siano schiaccianti, raccontano davvero la realtà dei fatti, oppure esiste qualcosa di inspiegabile che si cela dietro l'accaduto?

Una cosa è certa: King è un maestro. Nonostante sforni praticamente un romanzo ogni anno, non perde lucidità nella narrazione e racconta tutto con una grande fluidità di pensiero che rende la lettura scorrevole e impossibile da interrompere. La storia l'ho trovata molto intrigante - anche se a tratti grottesca - perché parte da una base thriller\ mistery e su questa sviluppa una trama più fantastica, senza sconfinare nell'horror .

Forse è stato proprio questo il problema.
Mi spiego.
Ho molto apprezzato il romanzo - soprattutto nella prima parte in cui si sviluppa il mistero alla maniera del giallo vecchia scuola - ma quando si arriva a spiegare l'arcano che si cela dietro le indagini, ho avuto l'impressione che l'epilogo fosse troppo debole rispetto all'asprezza del caso di cui leggiamo. Il "mostro" immaginato da King è più un'idea e sfugge alla mente del lettore che non può figurarlo come macchina del terrore .
Intendiamoci: non sono qui a dire "Non è il solito King". King è uno scrittore che ha sempre espresso la volontà di cimentarsi in esperimenti letterari, e questo si colloca come una sorta di ibrido tra giallo e favola nera. Ci sta. Va bene. Semplicemente ritengo quest'ultima parte sia stata troppo vaga e che le alte aspettative da finale da paura che avevo prefigurato dall'evoluzione della narrazione non si sono così rivelate.


Consiglio The Outsider?

Si, se siete pronti a considerare non si tratti di un hard horror, ma di un ibrido che ne vuole riproporre solo le sfumature e restare leggero (al contrario delle indagini che, invece, sono cariche di immagini forti). Detto questo, potete partire alla volta del viaggio che King ha messo in serbo per voi.

sabato 12 gennaio 2019

SERIE TV| Narcos

 


E' pressoché impossibile voi non abbiate sentito parlare di una delle serie tv più chiacchierate degli ultimi anni, Narcos .

Narcos è una serie tv prodotta da Netflix che vuole raccontare la vita di Pablo Escobar (Wagner Moura)*, uno tra i primi e più grandi narcotrafficanti della storia. Incentrata in Colombia - Paese natale di Escobar - tra gli aani '80 e '90, seguiamo le sue orme e quelle degli uomini che davano lui la caccia, nel merito due agenti della DEA passati alla ribalta per esser riusciti a catturarlo: Javier Peña e Steve Murphy ( rispettivamente Pedro Pascal e Boyd Holbrook)*.
La serie è molto fedele alla realtà dei fatti, tant'è che spesso gli episodi sono intervallati dalla riproduzione di articoli o servizi tv realmente andati in onda presso le testate giornalistiche del tempo. Con molta probabilità è stato proprio questo suo modo di essere una serie\documentario a renderla estremamente originale e determinante perché io apprezzassi un "genere" dal quale giro alla larga.

Narcos si compone di tre stagioni: le prime due si concentrano sul cartello di Medellin a cui ha dato vita Escobar, la terza sul suo cartello colombiano antagonista, il cartello di cali i cui fautori sono invece i fratelli Miguel e Gilberto Rodríguez Orejuela (rispettivamente Damián Alcázar e Francisco Denis)*, Hélmer Herrera Buitrago soprannominato Pacho (Alberto Ammann)* e José Santacruz Londoño detto Chepe ( Pêpê Rapazote)*

Esiste anche una quarta stagione che in realtà Netflix ha deciso di rendere una serie a sè stante, ed è Narcos: Mexico , uscita lo scorso Dicembre 2018 e di cui si attente già una seconda stagione in questo tardo 2019. La serie, come è ben prevedibile dal nome, si incentra sulla nascita del primo narcotraffico messicano a cura di Miguel Ángel Félix Gallardo (Diego Luna)*Ernesto Fonseca Carrillo detto Don Neto (Joaquín Cosío)* e Rafael Caro Quintero soprannominato Rafa (Tenoch Huerta)* con il cartello di Guadalajara. Ruolo fondamentale qui assume invece l'agente della DEA Enrique Camarena soprannominato Kiki (Michael Peña), principale antagonista del cartello.





Consiglio Narcos e Narcos: Messico? SI. 

Superando il fatto sia una serie tv su azione creata per intrattenere, rende parallelamente un quadro ben documentato su dove, come abbia avuto inizio il narcotraffico e, in tutto questo, quale sia stato il ruolo giocato dalle istituzioni del tempo che avrebbero dovuto bloccare teoricamente il sistema, finendo in realtà per avvallarne le azioni, creando una catena di corruzione che...siamo sicuri sia davvero finita?


*tra parentesi attori che hanno ricoperto il ruolo del rispettivo personaggio di riferimento 


giovedì 10 gennaio 2019

Ultime letture #8

Altra carrellata di letture delle ultime settimane. Anche in questo caso, come era successo nel nostro ultimo appuntamento, a dare più soddisfazione saranno i gialli. Ma capite, tra la Christie la scorsa volta e Doyle questa... beh, va da sé!
Iniziamo!




Cecità, José Saramago
Feltrinelli, 9.50€
★ ★ ★ 

Cecità è il titolo più celebre di Saramago, un distopico che molti hanno definito claustrofobico e ansiogeno. Lì per lì ho subito pensato si trattasse di un'esagerazione; in realtà, devo confermare tutto. In questo romanzo, la cecità diventa contagiosa, e pian piano toccherà tutti gli abitanti della città, Per contenere l'epidemia i primi a contrarre la malattia saranno internati, ma questo a cosa porterà? Tra le righe sarà possibile leggere la degenerazione dell'animo umano, portato agli estremi più atroci; una lotta alla sopravvivenza unica che non potrà lasciarvi indifferenti. La scrittura è unica nel suo genere, praticamente priva di punteggiatura, fattore che giocherà un ruolo fondamentale per farvi sentire ancora più parte della narrazione.





Una stanza tutta per sé, Virginia Woolf
Mondadori, 12€
★ ★ 

Finalmente ho fatto la conoscenza di Virginia Woolf!
E' successo con Una stanza tutta per sé, saggio femminista che indaga il ruolo della donna, soprattutto nella letteratura. Devo ammettere sia stata una lettura piuttosto piacevole, anche se a tratti pesante. Spero di rifarmi presto con altre opere, magari qualche romanzo, magari La signora Dalloway?







Il talento di Mr. Ripley, Patricia Highmisth
Bompiani, 13€
★ ★ 

Il talento di Mr. Ripley sarà noto a molti di voi per l'omonima pellicola cinematografica che vede protagonisti Jude Law, Matt Damon e Gwyneth Paltrow. In realtà, è prima di tutto un romanzo di Patricia Highsmith, il primo di una serie di cinque che riprendono la vita di Tom Ripley.
In questo primo volume, a Tom, sgangherato ragazzo americano, viene chiesto dal padre di quello lui ritenga essere un amico stretto di Dickie, di andare a cercare il figlio in Italia (Dickie, appunto) e riportarlo a casa. A casa lo aspetta la madre malata di cancro e l'attività di famiglia, mentre in Italia Dickie è partito per seguire la sua passione, la pittura. Tom parte, e si ritroverà in questo angolo della Campania talmente ammaliato da non voler più partire. Ma questo, cosa comporterà? Lo ammetto: anche questo thriller si è rivelato abbastanza ansiogeno, perché si percepisce sin da subito l'instabilità di Tom, persino attraverso una trama tranquilla e una scrittura pulita così come la fa apparire la Highsmith. Ma si sa qualcosa non quadra, si sente nell'aria, e la Highsmith è una maestra in questo. A rovinare un po' le cose è stata la lentezza a tratti del romanzo e l'epilogo, in cui secondo me tante cose non sono andate al loro posto. Comunque, una bella sufficienza per la Highsmith. Promossa!




Il mastino dei Baskerville, Arthur Conan Doyle
Feltrinelli, 9€
★ ★ ★ 

Il mastino dei Baskerville è il terzo e penultimo romanzo di Conan Doyle che vede come protagonista Sherlock Holmes. Iniziato una notte insonne nel bel mezzo di un temporale, mi sono ritrovata catapultata in una vicenda fatta di cospirazioni, intrighi e maledizioni. Watson è più protagonista del solito, ma Doyle è sempre lì a mettere i pezzi insieme. Possono aver fallito questo esperimento? No di certo. Romanzo pazzesco e Doyle in ottima forma.
Stra consigliato!