sabato 27 luglio 2019

Parlarne tra amici, Sally Rooney



Titolo: Parlarne tra amici
Autore: Sally Rooney
Casa editrice: Einaudi


4/5 


Sally Rooney è una scrittrice irlandese molto giovane nata nel 1991 che si propone di rappresentare le nuove generazioni, insieme al loro modo di approcciarsi e comunicare. 

Parlarne tra amici è  il suo romanzo d'esordio molto chiacchierato sin dalla sua uscita nel non lontano 2017. Le protagoniste sono Frances e Bobbi, due ragazze di circa vent'anni che frequentano il college. Un giorno conoscono Nick e Melissa, una coppia sposata mediamente di 15 anni più grande di loro; finiscono in una sorta di quadrilatero allargato. La narrazione procede dal punto di vista di Frances. 

Ho letto nel retro copertina la descrizione:" Una commedia romantica". 
No. 
Parlarne tra amici è un romanzo che ancora oggi non riesco a classificare. E' peculiare nella sua forma, ma non per questo meno intenso, anzi. E' una sorta di flusso di coscienza in cui Frances cerca di motivare i sentimenti che prova e le situazioni che vive, come a trovare un senso a ciò che le accade e la circonda. Spesso si sente persa, altre volte felice come per la prima volta. Sperimenta la passione, come una donna, eppure sente sulle spalle ancora le debolezze dell'essere adolescente.
Non sono forse questi i vent'anni?  
E' una narrazione coinvolgente in uno stile forse non ancora brillante, ma per chi sta vivendo questo momento non può fare altro che provare una forte empatia con le storie dei protagonisti; per chi lo ha già vissuto, non può fare altro che sentire ancora tutto sulla propria pelle.  

mercoledì 24 luglio 2019

Ultime letture #11


Lo so, le letture di cui dobbiamo parlare sono ancora tante!
Iniziamo!



Quota 1222, Anne Holt
Einaudi Editore
2\5 

Quota 1222 è un thriller scritto da una rinomata autrice norvegese.
Un gruppo di passeggeri è costretto a passare dei giorni intrappolato in un hotel a causa del deragliamento del treno su cui si trovava. Ci saranno degli omicidi, dei complotti che l'ex poliziotta Hanne Wilhelmsen ha poco tempo per risolvere, prima che ciascuno dei soggiornanti torni alle proprie vite.
Questo romanzo è stato uno dei primissimi ad essere aggiunto in wish list quando la creai diversi anni fa. Purtroppo è stato una grandissima delusione. Confuso, fuorviante, con personaggi privi d'identità (tanto che arrivata alla fine non sapevo ancora distinguere chi fosse chi; i nomi impronunciabili non hanno aiutato) e che non lasciano per nulla il segno, eccetto forse la protagonista. . Per questo, ha meritato il premio di peggior libro letto nel 2018.



Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop, Fannie Flagg
BUR
4\5 ★

Dopo non averlo mai visto in libreria, finalmente mi sono decisa ad acquistarlo online. Pomodori verdi fritti racconta parallelamente due storie: quella di Evelyn Couch, insoddisfatta della propria vita, e quella del caffé di Whiste Shop, punto di incontro negli anni '30 di un gruppo di persone le cui vite seguiremo attraverso i ricordi di  Cleo Threadgoode, oggi ricoverata nello stesso ospizio della suocera di Evelyn. Evelyn. Lei e Cleo si incontreranno e insieme condivideranno rispettivamente i dispiaceri e i ricordi che le riguardano, trovando nell'altra un'amica su cui contare. Il libro è costruito, dunque, in una serie di flashbacks che si alternano al presente (a volta tornando ancora più indietro per spiegare meglio gli avvenimenti), riuscendo a toccare con molto tatto e naturalezza temi estremamente delicati per quelli che sono gli anni di riferimento.
Indovinate un po'? Anche questo romanzo mi aveva convinto poco, finché la Flagg non mette sulla carta un finale per cui è impossibile non emozionarsi. Per cui si, super promosso, ma principalmente per l'epilogo.
Ne è stato tratto un film, Pomodori verdi fritti alla fermata del treno , forse più famoso del libro. Spicca la presenza di Kathy Bates (la ricorderete sicuramente per aver impersonato Misey in Misery non deve morire, vincendo anche l'Oscar nel '91)  e di Jessica Tandy (Oscar anche per lei con A spasso con Daisy) . Regia di Jon Avnet.





I Segreti di Brokeback Mountain, Annie Proulx
Dalai Editore
4\5 

Annie Proux è una scrittrice statunitense vincitrice del Premio Pulitzer con Avviso ai naviganti. In questo caso, con I Segreti di Brokeback Mountain, parliamo di un romanzo breve che affronta l'amore e gli ostacoli della relazione tra Jack Twist ed Ennis del Mar. Meno di sessanta pagine, ma cariche di una gran forza espressiva, tra passione e dolore che non possono lasciarvi indifferenti. Davvero una gran bella prova per la Proulx.
Anche in questo caso, sarà più noto l'omonimo film che conta un cast stellare: Heath Ledger, Jake Gyllenhaal, Michelle Williams e Anne Hathaway. La pellicola si aggiudica un Leone d'Oro, quattro Golden Globe Awards e  tre Oscar, tra cui la miglior ragia per Ang Lee.


La cena, Herman Koch
Beat Edizioni
4\5 

La cena è un romanzo di cui ho sentito parlare poco bene, ma a me è piaciuto tantissimo. Due famiglie, una sera a cena, dovranno affrontare una situazione che vede coinvolti i figli in prima persona, ma che in realtà aiuterà a far calare le maschere anche dei genitori, costretti ad uscire allo scoperto, prendere una posizione e rivelarsi per ciò che davvero sono. Il romanzo l'ho trovato ben strutturato: parte con basse pretese, quasi volendoci far credere davvero si tratti di una semplice cena e nient'altro; in realtà i fatti si evolveranno, le maschere caleranno e il lettore sarà messo davvero in una circostanza di disagio.
Bello bello bello.
Esiste anche qui una trasposizione cinematografica, The Dinner, in realtà inedita in italia. Nel cast spicca la presenza di Richard Gere; regia di Oren Moverman.

martedì 23 luglio 2019

SERIE TV | Stranger Things



E' finita la serie TV che ha incantato milioni di persone in tutto il mondo.
Netflix ha stimato che nel giro di 4 giorni dalla pubblicazione abbia raggiunto 41 milioni di account, 18 dei quali hanno finito di vedere la serie.
Stiamo parlando, ovviamente, di Stranger Things.

Stranger Things è una serie TV fantascientifica uscita con la prima stagione nel 2016 e conclusasi quest'anno il 4 Luglio. E' ambientata ad Hawkins, una città immaginaria ripresa negli anni '80 in cui seguiamo principalmente un gruppo di ragazzi (Mike, Will, Lucas e Dustin) che, come tanti in quegli anni, amano cimentarsi nel gioco di ruolo Dungeons & Dragons.
Le loro vite, e quelle delle loro famiglie, cambieranno quando ad apparire in città sarà una bambina  scappata dal'Hawkins National Laboratory che si identificherà come Undici (Eleven) per il marchio impresso sul suo corpo. Cosa si nasconde dietro tutto questo?

Mi è piaciuto tantissimo come la serie riprenda le ambientazioni anni '80 e tutti i vari riferimenti che ad essi sono associati (film, musica, vestiario ecc.).
Mi è piaciuta l'impronta da "serie da formazione", ossia come ci è stata data la possibilità di vedere crescere i protagonisti e passare da bambini amanti dei giochi di ruolo ad adolescenti alle prese con i primi problemi di cuore (passaggio molto marcato soprattutto con l'ultima stagione), insieme ad un finale che segna decisamente la fine di una fase e l'inizio di un'altra.

Tutto molto bello sembrerebbe; in realtà così non è.
Ho tanto apprezzato le ambientazioni e la costruzione delle relazioni all'interno della serie quanto non abbia apprezzato la parte fantascientifica, cioè praticamente la chiave che dà l'immagine alla serie.
Trovo debole la struttura del lato fantasy di tutti e 25 gli episodi. Alla fine, con 8/9 episodi a stagione per un totale di 3 non credo si potesse fare altrimenti. Credo, anzi, che l'aspetto non reale della serie sia servito come supporto per indagare altro, un punto di incontro che unisse e formasse le vite dei protagonisti.

Decisamente una unpopular opinion, direi. Però il mondo è bello perché é vario, no?

sabato 20 luglio 2019

Ultimi acquisti | #BookHaul



Credo di non aver mai portato un book haul su blog.
O forse si.
Vabé, c'è sempre una prima volta.

Per chi non abbia molta confidenza con il linguaggio prettamente usato soprattutto su booktube (la parte di Youtube che si occupa di discutere di libri), con book haul intendiamo gli ultimi acquisti "libreschi" fatti di recente. Oggi voglio condividere i miei con voi!

Dall'alto verso il basso:

1. La ragazza nella nebbia, Donato Carrisi

La voglia di leggere questo libro è nata nel momento in cui Carrisi è stato premiato ai David di Donatello del 2018 nella categoria Miglior regista esordiente, per la regia de La ragazza nella nebbia, omonima trasposizione cinematografica del romanzo che annovera tra i  protagonisti Tony Servillo. Ho visto il trailer ed ho pensato subito "No, devo leggere prima il libro". Ricordo pochissimo se non il vibe alla Twin Peaks. Basta?

2. In fondo alla palude, Joe R. Lansdale

Ero indecisa tra questo e Tramonto e Polvere. Però In fondo alla palude si presta più al genere di lettura di cui ho voglia al momento, che richiama moltissimo le tematiche e gli scenari toccati in La sottile linea scura. In più sentivo un'impellente urgenza di avere un Lansdale in casa perché non è possibile io non abbia alcuna prova cartacea di questo autore. Non va bene!

3. Parlarne tra amici, Sally Rooney

Magari questo titolo vi sarà più familiare. La Rooney è una scrittrice giovanissima spammata in ogni dove sui social sin dal suo romanzo d'esordio uscito un annetto fa e che le ha fatto addirittura guadagnare la nomea de "La Salinger della nuova generazione". Il romanzo d'esordio è proprio questo ora uscito per Einaudi in un'edizione economica. Nonostante sappia già in partenza le probabilità sia una delusione siano molto alte, e non sia neanche tanto il mio genere, ho deciso di acquistarlo perché sento comunque un forte richiamo irrazionale che ho pensato bene di seguire.
Come avrete ben capito, non approfondisco mai più di tanto la trama di un libro prima di leggerlo - soprattutto se si tratta di thriller\mistery come i precedenti - ma di questo posso dirvi con certezza si parli di come le nuove generazioni si approccino all'amore, anche rappresentando le nuove forme di comunicazione via social.

4. Storie del terrore da un minuto

Si tratta di una raccolta di racconti brevissimi da leggere in un minuto e che richiama all'appello vari scrittori come Lemony Snicket e Neil Gaiman. VI sono anche numerosissime illustrazioni che si alternano tra i racconti.



venerdì 19 luglio 2019

Ultime letture #10


Ecco le letture degli ultimi mesi.
Iniziamo con la prima carrellata!


Follia, Patrick McGrath
Adelphi Editore
3\5 

Follia è banalmente uno dei titoli più spammati degli ultimi anni.
Racconta di un'amore che sfocia, appunto, nella follia; a fare da sfondo, un oscuro manicomio criminale vittoriano.
Stile impeccabile,una storia sulla carta molto avvincente, però è mancato qualcosa. Un'ottima lettura, ma mi aspettavo di più.








Zia Mame, Patrick Dennis
Adelphi Editore
3\5 

Da uno scrittore eccentrico come Dennis, non poteva certo non nascere un personaggio totalmente folle come la Zia Mame! Il romanzo - nato come raccolta di racconti - vede Zia Mame, una donna stravagante, bizzarra, amante della vita, raccontata attraverso gli occhi del nipote che, orfano sin da piccolo, va a vivere in casa sua. Seguendo entrambi lungo il corso degli anni, osserviamo l'evolversi delle loro vite tra tra guai, feste, equivoci ed eccessi vari, il tutto farcito con una grande dose di ilarità e freschezza dovuta soprattutto a Zia Mame. L'ho trovata un'ottima lettura d'evasione, mirata ad intrattenere senza appesantire. Se interessati troverete anche il seguito Intorno al mondo con Zia Mame .




Il fascismo eterno, Umberto Eco
La Nave di Teseo Editore
5\5 

Starei letteralmente delle ore a parlare di questo libro, per questo sarà difficile qui mettere insieme un pensiero su di lui.
Il fascismo eterno raccoglie i punti che ci permettono di definire nella sua interezza le basi del fascismo: dall'ossessione del complotto - internazionale e non - alla propaganda rivolta alle classi medie frustrate ; dalla "paura del diverso" al definire qualsiasi forma di critica alto tradimento , fino ad arrivare alla sottostima della cultura e all'esaltazione della tradizione puramente italiana. Meno di cinquanta pagine, ma ogni parola è un brivido, un sussulto; ogni immagine spalanca le porte ad un passato sempre più presente.



La strada, Cormac McCarthy
Einaudi Editore
4\5 ★

Uno scenario post apocalittico in cui un padre e un figlio lottano per la sopravvivenza. Poco più di duecento pagine estremamente intense, con immagini forti e una scrittura asciutta, ma non per questo arida di emozioni; al contrario. McCarthy qui ha fatto un ottimo lavoro, tanto da aggiudicarsi il Pulitzer per la narrativa nel 2007. Da questo romanzo sarà poi tratto un film omonimo diretto da John Hillcoat nel 2009.