venerdì 1 luglio 2016

La lettera, Kathryn Hughes



Titolo: La lettera
Autore: Kathryn Hughes
Casa editrice: Casa editrice Nord


Trama: Tina ama suo marito. Dopo un matrimonio che la tiene legata all'uomo dei suoi sogni da quattro anni, ha la vita che sempre sognato...o almeno, così recitava il "per sempre felici e contenti" della favola che sperava di poter coronare il giorno delle nozze. In realtà, la notte stessa del fatidico sì, tutto cambia. Rick, dall'uomo leale che era, diventa un uomo violento che distruggerà i sogni della donna che ha sempre amato. Finchè, una mattina, un abito arrivato al Charity Shop dove Tina presta servizio nei week-end, cambierà la vita della nostra protagonista. Curiosando qui e lì, Tina troverà una lettera datata 1939 che recita "Cara Chrissie..." . Ritrovandovi il proprio nome e colpita dalle parole del giovane che scrive alla sua amata chiedendole perdono, Tina si chiede perché la lettera non sia stata spedita. Inizierà qui il viaggio che le cambierà la vita. Ripercorrerà, grazie alle testimonianze che riuscirà a trovare lungo il cammino, la storia di Chrissie, figlia di una levatrice e di un medico, che si innamora perdutamente di Billy, al contrario, adottato da una famiglia che cerca di rimpiazzare la morte prematura di un figlio. I due si innamorano ma il loro amore sarà contrastato dalla famiglia di lei che aveva in mente "un partito diverso" per il futuro della loro unica figlia. Neanche il fatto che lei resti incinta impedirà ai suoi genitori di dividerla dall'uomo della sua vita. Approfittando di un momentaneo allontanamento tra i due, causato da Billy che non ha ben preso la notizia del figlio in arrivo, la loro storia arriva al capolinea, tra mille fraintendimenti e incomprensioni. Fra questi anche le scuse che Billy scrive alla sua amata, ma che non arriveranno mai a destinazione perché il padre di Chrissie, ripromettendosi di recapitare in persona la  lettera, (ovviamente) non lo farà. Da qui, Billy sarà chiamato al fronte e dovrà partire per la guerra e  Chrissie sarà mandata in Irlanda dalla zia per mettere a tacere la vergogna che potrebbe causare alla famiglia.  Questa decisione cambierà per sempre il suo destino e quello di Tina che, per trovare la destinataria di quella lettera e recapitarla di persona, conoscerà una nuova vita...


Recensione: Prima di potermi esprimere sul romanzo, devo specificare che questo è il mio primo approccio sia all'autrice che  alla Casa Editrice Nord . Che dire? Nessuno dei due mi ha delusa.

 La scrittura della Hughes è limpida, cristallina. Per nulla monotona, riesce a gestire bene la narrazione fornendo ricostruzioni sceniche curate che rendono lo svolgimento dei fatti più realistico.  Riesce a far vivere al lettore la magia di una storia d'amore che nasce nel tormento di una incombente guerra. Quello che ho davvero apprezzato è che sono stata catapultata completamente nella storia; totalmente rapita dal romanzo e soprattutto dall'ambientazione.  Si respira tra le pagine l'atmosfera degli anni quaranta. 
Il passaggio temporale, alternato fra i capitoli, tra gli anni quaranta, dove si svolge la storia di Chrissie e Billy, e gli anni settanta, dove si svolge la storia di Tina e Rick, non risulta affatto confusionaria. Ciascun periodo è ben approfondito e non dà in alcun modo al lettore l'impressione di perdersi tra le pagine. In realtà, la trama si svolge su tre livelli temporali: anni quaranta, anni settanta e i giorni nostri, ma quella dei giorni nostri è una parentesi che apre e chiude il romanzo, rendendo il libro e la sua struttura in un certo senso circolare. 

Oltre ad aver apprezzato la capacità dell'autrice di avermi trasportato e fatto assaporare il gusto di quegli anni, devo dare atto alla Hughes di un altro punto molto importante. 
Ricordiamo, infatti, che il romanzo parla, sì, della storia di Chrissie e Billy, ma in parallelo a questo amore viene contrapposta la vita di Tina, in bilico tra ciò che immagina di vivere e ciò che invece è la realtà dei fatti. Tina è intrappolata in matrimonio che le sta distruggendo la vita, ma a peggiorare le cose, si aggiunge il fatto che non riesce a comprendere la gravità della situazione. Tina giustifica le violenze del marito, perchè pensa di meritarla,e quando così non è, si dice che sarà l'ultima volta che accade, così quella dopo e quella dopo ancora... 
Il romanzo si apre con Tina che mette da parte piano piano modeste cifre progettando di scappare via, ma quando ci riesce, sente la mancanza del marito. E' qui che sta la maestria della scrittrice: noi pensiamo insieme a Tina. La Hughes non vuole spiegarci cosa sia la violenza e perchè Tina la giustifichi. L'autrice ci prende per mano e ci porta nel mondo di Tina. Iniziamo a pensare insieme a lei e siamo noi stesse a comprendere i motivi per cui Tina accetta i maltrattamenti subito dal marito. La Hughes non ci dice perché le donne cadano in questo vortice d'illusione irreale; siamo noi a farci la nostra idea perché noi viviamo in prima persona cosa succede a una donna che subisce tali violenze. Leggiamo di una donna quasi trentenne che viene maltrattata, ma non solo. Segue un viaggio nella sua psiche. Vediamo come, un passo dopo l'altro, la donna, vittima delle circostanze, giustifichi oggi uno schiaffo, domani una sbronza, l'indomani uno stupro..

Per il resto, il romanzo in alcuni punti è scontato, come lo può essere un libro che racconta di una storia d'amore come questa. La ripetizione di qualche cliché, la presenza di scene già viste e facilmente prevedibili, soprattutto per un lettore abituato ai romanzi rosa, attenua l'eccellenza che avrebbe potuto raggiungere il manoscritto e che non compensa, invece, la magia che abbiamo visto nell'ambientazione e nell'esposizione di un tema come la violenza. Il tutto, poi, si accentua nelle ultime pagine, con un finale ovvio e un po' affrettato, per i miei gusti.

E' un romanzo di denuncia sociale? Si.
E' un romanzo d'amore? Sì.
E' un romanzo alla ricerca di se stessi? Si. 
La lettera è tutto questo. 


Voto 
★  ★  ★  ★ 

Ho deciso di dare quattro stelle su cinque perchè era altamente probabile mischiarsi alla folla presentando una storia d'amore ambientata in periodo di guerra, con i molti cliché che si sono visti e rivisti. Nonostante il libro ci caschi di tanto in tanto, il romanzo emoziona. La storia è curata, sentita e le emozioni vengono comunque trasmesse al lettore. Per non parlare dei temi e dei modi in cui questi sono stati approfonditi  grazie ai quali ho espresso questo giudizio. Lo stile della Hughes, poi, è diretto e privo di inutili superficialità. 
Manca una stellina perché alla fine mi sono persa, è venuto meno l'entusiasmo che mi ha animata sin dalle prime pagine. Probabilmente, perché arrivati ad un certo punto del libro, si presagisce un finale piuttosto prevedibile e affrettato, anche nell'esposizione. 

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